Integrazione di tecnologie abilitanti per l'efficientamento
degli scavi archeologici preventivi

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Il progetto

Il progetto ARCHEO 3.0 promuove l’innovazione dei servizi di scavo archeologico attraverso lo sviluppo e integrazione di dispositivi fotonici, elettromagnetici e acustici in grado di accelerare il riconoscimento di unità stratigrafiche affioranti e raffinare la loro caratterizzazione su base oggettiva.

Una tale esigenza di superamento dei comuni criteri operativi basati su valutazioni empiriche di colore, composizione e consistenza del suolo è particolarmente sentita nell’ambito degli scavi archeologici d’urgenza, condotti contestualmente alla realizzazione di infrastrutture urbane e grandi opere. In tal caso, infatti, il tempo per l’accurata raccolta e interpretazione dei dati è cruciale poiché determina il corrispondente impatto su dette costruzioni e l’efficacia ai fini della salvaguardia del patrimonio.

ARCHEO 3.0 mira a un reale avanzamento tecnologico e di processo nella ricerca archeologica. Tra le tecnologie implementate si annoverano rilievo speditivo 3D, fotogrammetria multispettrale, analisi macrotessiturale e composizionale del suolo, riflettometria acustica e georeferenziazione assistita: tecnologie integrate con l’obiettivo di andare verso una forma di identificazione assistita, svincolata dalle tempistiche dello scavo tradizionalmente inteso. Prodotto finale del progetto sarà una stazione archeometrica mobile per la raccolta e gestione del complesso dei dati di ricerca. Una piattaforma senza precedenti allo stato attuale della ricerca, finalizzata ad un significativo aumento di qualità dei servizi e a una diminuzione dei tempi di esecuzione, con conseguente contenimento dell’impatto della ricerca archeologica preventiva sulle opere per le quali è richiesta.

 

Archeo 3.0 schema funzionale

Più in dettaglio il presente progetto propone di sviluppare i seguenti prodotti tecnologici:

  1. Dispositivo di imaging fotogrammetrico 2D e 3D multispettrale, con estensione dall’ultravioletto all’infrarosso termico con relativo software di acquisizione.
  2. Dispositivo per la caratterizzazione acustica del suolo e relativo software.
  3. Software di elaborazione di immagine per l’estrazione di parametri cromatici e macrotessiturali.
  4. Software in grado di estrarre in maniera automatica o semiautomatica contorni di unità stratigrafiche affioranti sfruttando imaging multispettrale, analisi cromatica, macrotessiturale e acustica di cui sopra.
  5. Dispositivo a microonde per la prospezione di prossimità e relativo software.
  6. Strumento software per disegnare mappe GIS onde velocizzare il rilievo grafico.
  7. Laboratorio mobile integrato che permetta di sfruttare sinergicamente, attraverso un’infrastruttura informatica dedicata, una molteplicità di dispositivi e software innovativi; accanto ai dispositivi e software sviluppati si prevede di associare strumenti portatili per l’analisi composizionale, apparati di georeferenziazione e altro.
  8. Protocolli avanzati di scavo archeologico preventivo.

Il progetto è coordinato da Cooperativa Archeologia e finanziato da Regione Toscana nell’ambito del POR FESR 2014-2020 e all’interno del bando dei Progetti di Ricerca e Sviluppo delle Piccole e Medie Imprese. Avviato a marzo 2017 e con una durata prevista di 18 mesi. Partner di ricerca di Cooperativa Archeologia sono: CNR – Istituto per la Conservazione e la Valorizzazione dei Beni Culturali (ICVBC), Sesto Fiorentino, CNR – Istituto di Fisica Applicata “Nello Carrara” (IFAC), Sesto Fiorentino e le Imprese Aeffegroup, Calenzano e Studio Flu, Pisa.

Scarica la brochure di presentazione del progetto (PDF, 1.1 MB)